RINGRAZIAMENTI

 

 

Scrivere un romanzo, per quanto tempo si possa passare davanti ad una pagina bianca aspettando l’ispirazione, è sempre un processo di collaborazione.

Grazie Papà, grazie Mamma, sono certo che da lassù mi fate un sorriso di compiacimento per questa fatica. 

 Tante persone, ognuno con le proprie peculiarità, idee e cultura, hanno contribuito a dare una particolare caratteristica a questo libro.

Innanzitutto un particolare ringraziamento va a Corrado Rubino fine letterato, storico illuminato e dotato di una sensibilità artistica fuori dal comune. Senza i suoi consigli appassionati, la sua rilettura impietosa e i suoi rimproveri per spronarmi a far meglio, questo romanzo non avrebbe certamente visto la luce.

Un affettuoso ringraziamento all’amico e collega Giuseppe Motta, con cui ho avuto il piacere di condividere la redazione del mio precedente libro “tecniche e norme della comunicazione pubblica”, il cui apporto giuridico è stato prezioso e, come al solito, puntuale e competente. A lui devo la revisione del testo sul piano del diritto attuale e storico.

Ringrazio il mio amico Franza Riccobono per la gentilezza manifestata mettendomi a disposizione la sua biblioteca privata e la raccolta di quotidiani e periodici dell’epoca dal ’43 al ’46. 

Un ringraziamento va al Centro Studi “Feliciano Rossitto” per avermi messo a disposizione alcuni testi relativi al periodo storico dei “Moti Ragusani” del 44-45 .

Un grazie ancora all’amico maestro pittore Franco Sciacca per aver dipinto il quadro che fa parte del romanzo evidenziando il tema del riscatto tanto agognato per quest’Isola.    Il dipinto raffigura un cane fermo sopra la scogliera, che guarda vigile il mare e si staglia, quasi colpito, contro un rosso di sera in attesa del felice rientro di qualcuno che doveva tornare a casa, alla sua terra.

Un grazie ad Agata e ai miei figli Salvatore e Alessio, che mi hanno sopportato per il lungo periodo di ricerche, tensioni, stress ed ansia per la stesura di questo romanzo.

Infine un pensiero grato a tutti i patrioti siciliani martiri della libertà e della lotta per l’indipendenza della Sicilia, eroi di un  “risorgimento”  di cui la storia ufficiale ha sempre negato l’esistenza.

Al di fuori dei fatti storici, sempre documentabili, ogni riferimento a persone, fatti, o circostanze in cui i lettori potessero riconoscersi sono puramente frutto del caso e sono assolutamente non voluti

E’ chiaro che eventuali sviste, errori o imprecisioni sono da addebitare esclusivamente a me.

Giuseppe  Firrincieli